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Visualizzazione dei post da ottobre, 2010

I L T E M P O D E L L E M E L E

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Più continuano a scriversi le pagine della vita, più le associazioni a composizioni artistiche, pellicole, canzoni diventano vivi tocchi nella realtà. Da qui il titolo di questa nuova giornata, di questa nuova fase così indispensabile ora, quasi salvifica visto il contesto infernale di poche settimane orsono.   E quel film cult, così tipicamente anni '80 nella vicina Francia, che ritorna in una qualunque mente di giovane generazione, come icona del sentimento puro, dell'ebbrezza, irrazionalità, passione incontrollabile, scoperta di un nuovo mondo che solo un amore da 15 enni, spesso erroneamente banalizzato,  sembra possa provocare. Ma perchè avere tali preclusioni? sicuramente crescendo si hanno responsabilità, preoccupazioni, vite frenetiche che sbattono come palline di flipper negli angoli di strade cittadine, senza accorgersi di piccoli gesti, sguardi, che potrebbero incrociarci e cambiarci la vita. Perchè precludersi tutto questo. In fondo è solo una scelta obbligata dal

MANCANZA

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Tutti cerchiamo punti di riferimento? Mi sto chiedendo in questi giorni che ne sarà di me. E' un po' come essere nel bel mezzo di una tempesta con una piccola barchetta traballante, e da sola. Ho delle persone al mio fianco che mi riempiono di affetto, senza le quali potrei dirmi realmente sola. E un grazie alla mia cara mamma ritrovata dopo anni di lontananza mentale forzata.  Ma nonostante  tutto, siamo soli. Non possiedo una strada nel lavoro, ma una famiglia divisa, ho forse delle competenze non richieste o comunque non applicate, ne vorrei delle altre. Non so cosa sia l'amore.  Mi resta un blog, mi restano le mille vite che incrocio ogni giorno. Mi sto facendo troppe domande sul futuro perchè non riesco a fare previsioni, mi proclamo una persona decisa ma pare che quella determinazione sia intrappolata in un eterno stand - by che aspetta una password di sblocco. e pare che nemmeno ora sia il momento. Un limbo, ormai troppo duraturo. Eppure i cambiamenti potenti non por

Autumn in Verona

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La brezza contro la faccia andando in bicicletta al lavoro le mattine uggiose non è più la stessa, non più tiepida, eppure è forte il contrasto con le hits dell'estate che ci vedevano ballare fino a tarda notte al mare, noi amiche inarrestabili fautrici di notti piene di spensieratezza briosa. E tutte queste canzoni racchiuse in un sogno spagnolo, con la nostra cara compangna di avventure partita per l'esperienza studentesca erasmiana, ma sempre nei nostri cuori. E cosi si avventa su di me la fine della stagione, una stagione durata anni, una stagione che si porta via un'infanzia e tante sofferenze. Si avventano su di me i cambiamenti drastici di una casa che si fa piena di calore ogni giorno che passa, di preoccupazioni materiali che devono sparire a breve, se tutte le ricerche e la buona volontà vengono ripagate con un dono. I giorni grigi non aiutano a non pensare all'età giovane fuori tempo, al futuro che con la sua incertezza ci inghiotte in un meccanismo di paura