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Visualizzazione dei post da 2012

Consigli pratici: il medico de cabezera

Madrid e il medico della mutua. Consigli pratici parte I: non ti arrabbiare. Se la gente mediamente è frustrata e villana non ci puoi fare niente. Tu continua a intavolare i discorsi con le buone maniere e con un sorriso, se non ti verrà corrisposto nel medesimo momento, quando tutt'altro, il prototipo della funzionaria media spagnola, scontenta, ma con un posto fisso pezzo raro, invece che rinsavire le proprie monotone giornate con un sorriso decide di essere palesememnte acida con la gente, non preoccuparti, quel tuo sorriso ti verrà ritornato elevato al quadrato di fronte a qualcun altro. Ma iniziamo dal principio: come molti forum di Italiani a Madrid, blog, dove si spiegano le famose pratiche quali il NIE, e fiumi di parole scorrono fino a farti immaginare quando quel giorno in cui avrai il tuo NIE si avvererà, quasi a farti sembrare inumano, è il mio turno dei consigli pratici, quello di "come ottenere il Medico de cabezera". In un paese in cui le cose non va

Madrid vince l'Europa

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Gli argomenti spaziano sempre di piu nel nostro essere non convenzionali, e di fatto ultimamente un po' assenti. Ma è il problema di non essere 2.0 ovunque e comunque, quando vorresti fotografare quel momento e prendi appunti per poter scrivere un post memorabile.  Madrid è tante cose e lo è stato tanto per me, ma mai avrei pensato che avrebbe vinto una vera partita. Certo, è la Spagna, ma Madrid è stata la capitale, della festa, della nazione. Per gentile concessione di Isra Avevo pregudizi sul calcio tali per cui non avrei mai pensato potesse aver un lontano tipo di influsso nel mio umore, e tantomeno nella mia felicità o tristezza.  Ma questa è stata un'esperienza di una nazione, di una cittadinanza ferita. Fin dal primo incontro Italia - Spagna di questi campionati europeoi 2012, che ricorderò probabilmente per una vita, si scherzava tra fratelli italo-spagnoli su una possibile finale. Ma mai avrei pensato che la sorte avrebbe giocato uno scherzo così insolito:

Madrid Internazionale (ricordando ABC Fiesta "I"ndependencia)

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Musica chill out, domenica di riposo post piccola influenza - quando il tuo corpo dice basta, ascoltalo! - giorni di pioggia battente come non mai, rientro da una settimana strana, dopo una visita affettuosa e un quell'odore di radici familiari intorno a me. Ebbene sí, in questo frangente di tempo fra l'ultimo post o l'hic et nunc, anche se si parla di piani temporali incompatibili, sono passate e non trascorse temporalmente, vicende di affetto, mancanze, presenze, sorelle a Madrid, feste, uscite. Come blog di viaggio convenzionale, potremmo farvi una lista di consigli di luoghi dove ballare, bere, una copa, andare di tapas, insomma di quelle informazioni che si cercano in internet e che nonostante le piccole differenze di gusti, restano le stesse. Non è nello stile soffermarmi sulle caratteristiche fredde di una città che ne perderebbe tutto il fascino, ma possiamo iniziare leggermente, con un piccolo giro di perlustrazione ai novelli di Madrid: la zona Sol, la zona

29-M anno 2012

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Ebbene sì, è arrivato il momento, anche se in modo non convenzionale,  anche qui siamo quasi fisicamente costretti a parlare di #crisi. La crisi dell'impiego, la crisi economica, la crisi dei valori, ormai è diventato argomento di cornice, allo stesso modo in cui si parla del tempo, per condividere luoghi comuni con persone poco conosciute con cui non ci si può addentrare nel privato. Il problema è che #crisi - che dipendendo dal giorno può mascherarsi sottoforma di altri TT come#riformista, o #Paese e quant'altro - non è solo un discorso di comunicazione empatica, è una situazione che tocca ognuno, e personalmente. Personalmente però, credo che il motore psicologico di suggestione abbia un potere quasi più grande che gli stessi dati economici, ma quanto detto non è misurabile.  Amici coetanei laureati disoccupati, giornate vuote che portano molti giovani a mandare CV quasi demotivati, certi che non si troverà nulla, e come in un circolo vizioso nessuna azienda potrà assume

Perchè amo viaggiare

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L'unico modo per poter imparare dalla vita, è vedere le cose da un'altra prosettiva. E' per questo che amo viaggiare.  Viaggiando, ho capito che non mi dovrei lamentare di chi mi chiede aiuto, perchè quando potresti essere solo e vuoi a tutti i costi raggiungere un obiettivo, chiedere aiuto potrà farti bene. E dovrai farlo anche tu, che sei indipendente e sempre restio, perchè pensi di farcela da solo. Viaggiando, ho capito che è inutile avere pregiudizi, perchè parlare con chi ha altre radici, con chi è nato in altre dimensioni, e chi le dimensioni le ha volute cambiare, ti farà capire che ogni pregiudizio è fatto per essere dissolto, e sappi che non tutti hanno questa fortuna. Non c'è cosa più grande che ti fa cambiare, di vedere il cambiamento nell'altro. Imitare è uno schema umano naturale. Mi piace viaggiare perchè ho capito che le cose dure diventano ancora più dure, ma il bello della vita, quello diventa meraviglioso. Riceverai critiche, ti s

Socializzare a Madrid

Il tempo passa in una città forse scontata ma indefinibile, multiforme e multiculturale, dove l'esperienza relativa dell'uno non è applicabile a una totalità di emigranti a Madrid, italiani che siano. Nel nostro spazio blog non siamo soliti dare guide turistiche di genere, ma alcune indicazioni senza tralasciare la magia e la poesia della musica che si ascolta nelle metro, dei perroflautas, dei chitarristi improvvisati che inaspettatamente ti riportano una canzone di Battisti, senza tempo e senza riferimenti, semplicemente emozionale, positiva, anche nella malinconia, che trasforma la solitudine nel momento più apertamente condivisibile, per le strade, fuori, in mezzo al mondo vibrante. Non aspettatevi di arrivare in una grande città e pumba, conosci tutti, sei in Spagna, un "paese aperto" tutto fiesta e siesta. Questo va bene per una vacanza, ma forse quello non è un vero viaggio. O almeno non un viaggio che cambia l'approccio alla vita. Unconventional non a

Il social-e

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Guardati intorno, alla faccia di questo tuo essere fuori dall'ambiente nativo, parla, incontra e scopri. Scopri come siamo, abbi paura e temi l'adeguamento. E' una riflessione che nasce dall'amore, l'amore per il vero e il profondo, che sia amore sentimentale o filiale, fraterno o amichevole. Sarà solo perchè ogni giorno devi affrontare una folla di persone in una città metropolitana, che lavorano 10 ore davanti a un pc, che possiedono, tutto, tranne loro stesse. Siamo la generazione dell'avere. E vogliamo tutto e subito. Ma in tutto ciò, è ancora possibile cercare quello sguardo timido, quel batticuore, che senza malizia fa scorrere fiumi di parole e di sogni su qualcuno. Torniamo un po' alle origini di una scrittura, alle origini di un percorso, di un'esigenza, alle orgini di quella ricerca che è onnipresente. E' cosi facile avere, possedere l'altro, possedere il suo corpo. Ottenere qualcosa di cui abbiamo bisogno. Soddisfare questi bisogn

Appartamento non convenzionale

Per le strade di Madrid con una regolarità assai piacevole tutti i giorni percorro la mia via verso il lavoro Visualizzazione ingrandita della mappa e una mattina come tante preparo borsa a tracolla, sacchetto con cioccolatini italiani, musica nelle orecchie per pensare. Da ormai un mese passo a fianco ad una comunità nigeriana, al parrucchiere con gli occhiali da vista colorati, al signore che fa uscire i churros con la loro forma caratteristica dall'impastatrice e si mostra attraverso il vetro del suo bar. Un ragazzo con l'Ipod che vedo ogni mattina, il sole - mi sto abituando a un tempo troppo bello - e il mio passo scattante che non mi fa sentire alcun freddo. E' lunedì e ripenso al giovedì notte di salsa, e al sabato notte, alle luci del Joy che rischiarano la chiusura delle 6 del mattino, il dolore ai piedi, la metro. Osservo nei bar le persone che fanno colazione e oltre a chiedermi perchè in italiano non esista la parola "colazionare" che sa

Fiestas Navideñas en mi casa Madrileña

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E come nelle migliori storie, sono le 11 dell' 11 gennaio e tutto va bene, qui a Madrid.  Dopo un'accurata valutazione del caso, ho deciso di trascorrere le festività qui, giusto per affrontare una nuova esperienza vitale. E' stato rigenerante: niente pranzi obbliggati, niente litigi dei parenti, sensazione di purificazione almeno apparente. E così dall'essere molto libera sono passata improvvisamente al molto indaffarata, per le calles di Madrid. Visite turistiche sotto un caldo sole che illumina il presepe all'aperto, danno un colore estivo a questo Natale. Appagante, non dover fare per forza regali a tutti, e ugualmente passare una vigilia di atmosfera domestica, con un tacchino gigante in tavola e varie nazioni intorno. La scoperta i nuovi sapori e odori, luci che cambiano colore, panettoni spagnoli. E così il lunedi di Santo Stefano è già lavorativo, ma il clima rilassato è meglio di una vacanza. Stuzzichini e cañas prima e durante il lavoro, colazioni e caf