Para ser feliz con los demás es necesario no pedirles aquello que no puedan darnos.


Devo dire che questa è una delle migliori frasi che ho trovato ultimamente. Quante volte qui ho parlato della varietà di Madrid, per i suoi luoghi, per i gusti, per i locali, le attività. Ma prima di tutto come ogni città Madrid è fatta di gente, tanta gente, gente che si riversa nelle strade ogni qualvolta un evento invade la città, ogni domenica per La Latina, ogni "terracita", ossia tutti i bar con i tavoli all'aperto, pieni di gente a ogni ora dei pomeriggi soleggiati di questa calda primavera. Ormai si sa, non si privano di nulla i madrileni. Ma proprio perché in una fauna tanto grande e  differenziata, in una città tanto cosmopolita, con un viavai di gente che arriva va e torna perché se ne innamora, è ancora più difficile e richiede un occhio speciale differenziare quelli che in questo via  vai restano e quelli che no. Certo che è così in ogni ambiente, di lavoro e amicizie, e ci sono dei pattern comuni sempre. Le donne ad esempio, in eterna competizione in gelosie ingiustificate, che poi prendono come scuse emblemi maschili quando la ragione del conflitto è qualcosa di molto più ancestrale. Ma qui, è molto più facile sbarazzarsi dalla vista di qualcuno, senza giustificazione, ed è molto più facile sfuggire il compromesso, quel mostro terrorifico che normalmente mette pelle d'oca a tanti giovani indipendenti intorno ai 30. A Madrid, fuggire il compromesso è la cosa più facile, perché si può godere della vita facilmente, percè ci si sente sempre giovani, perché quasi nessuno si pone freni morali (e alcolici). 
Ecco perché leggendo questa frase, può cambiarti una giornata. In questa fauna, straniero e innamorato i Madrid, devi saperti proteggere. 

E allo stesso temo godere di quello che ti da ogni singolo incontro. Non chiedere a qualcuno di essere diverso, non chiedere a una falsa amica che si penta di averti tagliato da un gruppo mediocre, aspettarsi qualcosa da qualcuno, e dal famoso "paura del compromesso" rispondi con un: e io non ho paura di chi non vuole compromettersi. A volte quel bisogno che abbiamo di dare si può risolvere con una risposta completamente vuota. Ma solo il fatto che abbiamo quella voglia, e che non riceviamo nulla in cambio, ci fa essere quello che siamo. Non chiedere quello che non ci possano dare non e solo essere felici con gli altri, è essere felici con sé stessi, aver succhiato tutta la linfa dalle radici, essersi nutriti senza soffrire e far soffrire. Respirre a fondo quel profumo, aspetta l'alba per smettere di ballare, non pensare mai al risveglio, sapere sempre che dove si è e con chi, è la cosa migliore che poteva capitarci. A volte non sempre quello che ci aspettiamo o che pretendiamo degli altri è la cosa migliore, e proprio rispettando quella singolarità di non voler o non poter dare che si mantiene l'equilibrio di quell'organismo di dinamiche umane.
In questo inno alle relazioni personali, non si può dimenticare che qui come in qualunque altro posto del mondo, a volte c'è chi ci da tutto e non ce ne accorgiamo, o siamo troppo frenetici per ascoltare quella parola o abbiamo inconsciamente paura anche noi. Il mondo e le città e i microcosmi sono fatti di conflitti, in cui sempre spicca qualcuno che per definizione di intelligenza, risolve e ne esce vincente. 
     Non appena lo conosca mi farò fare un corso accelerato.

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

L'ARRIVO

Bangkok - giorno 2

#23F o 15 M-alasaña