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Visualizzazione dei post con l'etichetta consolazione

S E R A T A

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Ieri sera, che sera. Ormai lo so, parti in quarta super carica e stai sicura che non può andare come dovrebbe! Eccomi qui come promesso nel messaggino di buona notte alle mie carine fantastiche colleghe di vita, per non solo una cronaca di una sera, non solo un resoconto così remotamente banale ma per sussurrarvi all'orecchio una cosa, ma lo scoprirete solo alla fine, o se lo sapete già, vi rallegrerete che qualcun altro la pensi come voi.

D A R E

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Bisogna sempre trovare una motivazione. Perchè all'uomo non basta, non si accontenta di accettare quello che succede intorno? Qualunque evento, di portata globale o nella singola vita quotidiana deve essere razionalizzabile e spiegabile. E così mi chiedo: perchè, a che scopo tanto del bene fatto, sperando a volte in un'approvazione, in un riconoscimento, o talvolta in un grazie, si è potuto rivelare poi un rifiuto, un disprezzo, lasciandoci così frustrati, privi della nostra energia data per tutto quel far star bene tutti tranne che noi stessi. Ecco che nella posizione da essere umano medio, credo che se non almeno una spiegazione, una consolazione ci sia. Ecco, la consolazione è la vera risposta che cerchiamo, e così fa bene pensare che tutto ciò che viene fatto con un buon proposito, se anche non viene inteso, sarà fine a noi stessi, i veri beneficiari e vincenti saremo noi. La coscienza pulita, il bagaglio di un'esperienza anche se dolorosa, la crescita interiore. Eppure