VEDO NERO - amore destino tempo

Non so più cos'è l'amore, non so più se credo in qualcosa. Ho vissuto momenti di sofferenza d'amore da quando forse ho fatto la scelta sbagliata da quando forse ho fatto io soffrire molto qualcun altro. Da quel momento tutto ha perso senso. i 3 mesi in cui ero lontana, e ho mentito a me stessa, pensando che sarei tornata per me e invece sarei tornata per qualcun altro... Mai come ora credo nel caos delgi eventi, nel disordine. Quando va tutto storto, io credo che possiamo farlo andare dritto. Non significa che dritto sia quello che vogliamo. Magari veniamo respinti da una persona che volevamo, senza aver una spiegazione. Ma possiamo far andar dritto semplicemente mettendo giu la cornetta di un telefono, sapendo di aver spiegato agli altri e a noi stessi che avevamo degli obiettivi e che siamo stati illusi, semplicemente sapendo che abbiamo fatto tutto il possibile per noi stessi e, alla fine, sorridendo. Si perchè le perdite, le perdite di quel pezzo di vita che qualcun altro non ti permette di sperimentare, sono dolorose ma insegnano. Mi sento diversa. Forse dopo l'Argentina. Forse dopo il distacco. L'iniziazione. Forse sono donna. E non mi metterò a piangere per i miei errori, per le scelte sbagliate. Sto guiardando dritta la luce del sole con un ghigno di sfida. Sorrido alla vita e penso che non ci sono scelte giuste o sbagliate, ma ci sono momenti giusti e sbagliati. I guardiani del destino non sbagliano mai di un secondo. Guardo i tempi e tolta la penultima speranza, come un bocciolo ne vedo già un'altra. E stavolta senza farsi guidare dalle convinzioni. Quelle sono le nostre nemiche. E peggiore il male che ci facciamo con quelle convinzioni, che il male che ci fanno gli altri. Non dedicherò a qualcuno questo post, perchè forse nessuno è il nostro compagno reale nella vita. Nella vita interna, intima, quella che solo uno scrittore può rivelare tra le righe e uno psicologo cogliere tra i lapsus dei pazienti. Ma qualcosa da esprimere c'è sempre e io non mi fermerò  non mi chiuderò nella tristezza di non poterlo esprimere. Il pianto, la febbre, il riso sono alcune delle tante forme che abbiamo di esternare una reazione che accade dentro. A volte sono sincere, altre sono apparenti. Ma qui, voglio trovare il mio memento, voglio quella sincerità, dimostro che il sorriso che ho in mezzo agli altri è vero, è qui ora, mentre scrivo, mentre fisso il sole. 
A volte crediamo che ci sia bisogno che qualcun altro ci dica che siamo il meglio, ma non ci preoccupiamo di come diventarlo. La perfezione chissà cos'è, ma basterebbe voler tendere ad essere in gamba. E non sarà più importante esssere rifiutati, "non tutti andiamo bene per tutti in qualunque momento". Quindi non migliorerò per questa o quest'altra persona. Migliorerò perchè voglio essere in gamba, voglio essere all'altezza, voglio star bene con me stessa. E a volte un rifiuto, può essere un aiuto per trovare quel meglio dentro di noi. 
E un grido di voglia di vivere mi squarcia il petto fin tanto che avrò fiato.

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