Aperitivo con l'Assessore
Gradevolissimo pre serata in uno dei Caffè Ristoranti più belli e lussuosi di Verona. La Verona "bene" contesto alternativo per contenere ragazzi semplici non necessariamente tutti ferratissimi di politica, ma con la voglia di essere partecipi. Un discorso utile sui consumi, l'inquinamento, l'energia rinnovabile, del resto un settore che non può non toccare un'idealista come me.
Non so se sia normale ma dopo una serata così mi sento come aver respirato a pieni polmoni in un bosco dall'aria incontaminata, come se fosse una necessaria rigenerazione corporale, come sorseggiare una bevanda fresca in piena estate. Perchè è questo un bisogno fondamentale dell'uomo: la socializzazione. Questo è l'apice della cultura e della civiltà, saper condividere, stare alle regole sociali implicate, non prescritte, e ancora più sorprendente, starci bene. Sarà forse colpa della mia passione per il linguaggio che mi conduce sempre e comunque a riflettere sui metodi/mezzi di comunicazione, e comunicazione diventa vitalità. Ma vedo il mondo come un fratello che mi abbraccia, in un abbraccio universale o girotondo archetipico di gauginiana memoria. Che mi da un impulso: puoi stare dove vuoi con chi vuoi, puoi stare bene. E' incredibile, resta solo uno il posto che mi fa sentire a disagio. Che paradosso, la mia casa è il mondo. Non c'è casa più bella per chi non sta bene nella propria, e forse una fortuna c'è, quella di poter trovare ovunque una casa. Anche in un incontro come tanti, in un locale come tanti, tra poche persone conosciute e tante sconosciute, perchè questo è il bello della vita. Adoro tutte le conversazioni, le situazioni, mi basta solo un minimo di profondità, anche se non toccata almeno sfiorata. Grazie e tutti gli individui di questa terra con cui I share, uno sguardo, una parola, un concetto filosofico, stasera ieri e sempre. Suono molto Dude, ed anche se preferisco non allontarmi troppo dal canone conventional, il suo contrario è un'attrazione fatale.
Non so se sia normale ma dopo una serata così mi sento come aver respirato a pieni polmoni in un bosco dall'aria incontaminata, come se fosse una necessaria rigenerazione corporale, come sorseggiare una bevanda fresca in piena estate. Perchè è questo un bisogno fondamentale dell'uomo: la socializzazione. Questo è l'apice della cultura e della civiltà, saper condividere, stare alle regole sociali implicate, non prescritte, e ancora più sorprendente, starci bene. Sarà forse colpa della mia passione per il linguaggio che mi conduce sempre e comunque a riflettere sui metodi/mezzi di comunicazione, e comunicazione diventa vitalità. Ma vedo il mondo come un fratello che mi abbraccia, in un abbraccio universale o girotondo archetipico di gauginiana memoria. Che mi da un impulso: puoi stare dove vuoi con chi vuoi, puoi stare bene. E' incredibile, resta solo uno il posto che mi fa sentire a disagio. Che paradosso, la mia casa è il mondo. Non c'è casa più bella per chi non sta bene nella propria, e forse una fortuna c'è, quella di poter trovare ovunque una casa. Anche in un incontro come tanti, in un locale come tanti, tra poche persone conosciute e tante sconosciute, perchè questo è il bello della vita. Adoro tutte le conversazioni, le situazioni, mi basta solo un minimo di profondità, anche se non toccata almeno sfiorata. Grazie e tutti gli individui di questa terra con cui I share, uno sguardo, una parola, un concetto filosofico, stasera ieri e sempre. Suono molto Dude, ed anche se preferisco non allontarmi troppo dal canone conventional, il suo contrario è un'attrazione fatale.
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